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I Pagamenti Elettronici sul Web

by Avv. Nicola Ferrante
in News
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Il tema dei pagamenti elettronici rappresenta oggi uno degli argomenti più caldi e vivaci nel panorama europeo e italiano. Si tratta di un mercato i cui contorni non sono ancora totalmente definiti, ma che coinvolge un numero di attori sempre più elevato ed è oggetto sia dell'Agenda Digitale Europea che dell'Agenda Digitale Italiana. Le principali motivazioni che giustificano il passaggio dai pagamenti in contanti all'adozione sempre maggiore dei pagamenti elettronici sono molti:

  • l'aumento della trasparenza e della tracciabilità dei pagamenti;
  • la riduzione dei costi di transazione e di gestione per gli operatori del sistema;
  • la riduzione dei prezzi per i consumatori finali;
  • la maggiore sicurezza complessiva;
  • la possibilità di integrazione con altri mercati.

L'obiettivo dei governi nazionali e di quello europeo è realizzare una reale integrazione e standardizzazione dei sistemi di pagamento. La presenza di standard comuni porterebbe, infatti, all'aumento della concorrenza anche a livello transnazionale, incrementando gli effetti di scala a tutto vantaggio degli operatori e degli utenti finali, che avrebbero maggiore possibilità di scelta, condizioni d'accesso più trasparenti e la garanzia di livelli di sicurezza maggiori. Quest'elemento appare fondamentale nel momento in cui si prendono in considerazione scenari innovativi, come quelli legati ai mobile payments.

Il tema dei pagamenti elettronici rappresenta oggi uno degli argomenti più caldi e vivaci nel panorama europeo e italiano. Si tratta di un mercato i cui contorni non sono ancora totalmente definiti, ma che coinvolge un numero di attori sempre più elevato ed è oggetto sia dell'Agenda Digitale Europea che dell'Agenda Digitale Italiana. Le principali motivazioni che giustificano il passaggio dai pagamenti in contanti all'adozione sempre maggiore dei pagamenti elettronici sono molti:

  • l'aumento della trasparenza e della tracciabilità dei pagamenti;
  • la riduzione dei costi di transazione e di gestione per gli operatori del sistema;
  • la riduzione dei prezzi per i consumatori finali;
  • la maggiore sicurezza complessiva;
  • la possibilità di integrazione con altri mercati.

L'obiettivo dei governi nazionali e di quello europeo è realizzare una reale integrazione e standardizzazione dei sistemi di pagamento. La presenza di standard comuni porterebbe, infatti, all'aumento della concorrenza anche a livello transnazionale, incrementando gli effetti di scala a tutto vantaggio degli operatori e degli utenti finali, che avrebbero maggiore possibilità di scelta, condizioni d'accesso più trasparenti e la garanzia di livelli di sicurezza maggiori. Quest'elemento appare fondamentale nel momento in cui si prendono in considerazione scenari innovativi, come quelli legati ai mobile payments.

I sistemi di pagamento elettronici sono transazioni di denaro e di informazioni che possono avvenire in reti aperte o chiuse. Per "transazione elettronica" si intende quella fase complessa del pagamento elettronico che si occupa di scambiare i dati relativi al pagamento.
Questa fase è, quindi, comune a tutte le tipologie di pagamento tramite Internet o strumenti telematici, e raggruppa l'identificazione delle parti, lo scambio dei dati necessari al pagamento e il messaggio di avvenuta transazione. La procedura ha delle varianti a seconda del metodo di pagamento utilizzato, online, offline, pagamenti diretti, indiretti ecc. Ognuna racchiude una serie di fasi anche molto diverse tra loro: dall'identificazione del compratore, alla conclusione del contratto facendo particolare attenzione al contesto tecnico e giuridico con cui avviene lo scambio dei dati.

I sistemi di pagamento elettronici, ideati per effettuare in tempi e costi ridotti i trasferimenti di fondi tra soggetti, si sono rivelati capaci di semplificare ed economizzare i rapporti commerciali, ed è proprio per il largo utilizzo riscontrato nel mercato che gli organismi istituzionali hanno avvertito l'esigenza di disciplinarli giuridicamente. L'utilizzo sempre maggiore nei rapporti economici, della moneta elettronica e dei pagamenti digitali è un obiettivo sentito a livello europeo e nazionale che puntano al'eliminazione del contante a favore del digitale dotato di maggiore tracciabilità e meno soggetto quindi a pratiche illecite.

Una valida definizione di strumento di pagamento elettronico si trova nel decreto legislativo 45 del 16 aprile 2012 (Attuazione della direttiva 2009/110/CE, concernente l'avvio, l'esercizio e la vigilanza prudenziale dell'attività' degli istituti di moneta elettronica) il cui art. 1 recita: "moneta elettronica: il valore monetario memorizzato elettronicamente, ivi inclusa la memorizzazione magnetica, rappresentato da un credito nei confronti dell'emittente che sia emesso per effettuare operazioni di pagamento, e che sia accettato da persone fisiche e giuridiche diverse dall'emittente".
Le tipologie di moneta elettronica si possono suddividere tradizionalmente in due categorie: la smart card e l'e-cash. La prima consiste in una carta dotata di chip che permette di memorizzare la disponibilità di spesa: esempi in tal senso sono le carte di credito prepagate. Questo possono essere utilizzate on line (come ad esempio la poste pay), o in versione off line come ad esempio il telepass. L'e-cash invece è la moneta elettronica in senso stretto: in questo caso il valore della moneta viene memorizzato direttamente su file, e quindi non su una tessera ma sul computer dell'utente. L'e-cash può essere speso solo online rispondendo quindi a esigenze diverse rispetto alla smart card.

Ultimamente accanto ai tradizionali metodi di pagamento on line si è sviluppato il mobile payment ovvero l'utilizzo del telefono cellulare per i pagamenti. Il pagamento tramite cellulare può essere di due tipologie:

  • Mobile remote Payment che permette l'acquisto di beni e servizi a distanza utilizzando la rete cellulare (si basa su una logica server side), utile per esempio per il pagamento dei parcheggi;
  • il Mobile Proximity payment, che permette il pagamento a breve distanza utilizzando una tecnologia RFID o contact-less o NFC (Near Field Communication), attraverso una connettività wireless bidirezionale fino ad un massimo di 10 centimetri. In questo caso il pagamento avverrà avvicinando i due dispositivi con un'identificazione sicura e una transazione rapida. I cellulari predisposti a questa modalità, sono ovviamente dotati di una tecnologia particolare, ovvero di un'antenna che permette di comunicare con i supporti NFC, di un controller che cripta i dati provenienti dall'antenna e di un secure element che custodisce i dati sensibili dell'utente.

Per quanto riguarda i soggetti che possono emettere regolarmente moneta elettronica, questi possono essere esclusivamente banche, stati facenti parte dell'UE, Pubblica Amministrazione, Poste italiane e istituti di moneta elettronica (c.d. IMEL, istituti che devono comunque avere l'autorizzazione della Banca d'Italia).

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